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La coerenza: perché è così difficile. Alle basi di un Nuovo Umanesimo


La coerenza. Perché questa parola così semplice e che esprime un concetto che dovrebbe essere così normale diviene poi così difficile da vivere? E' vero, come esseri umani non siamo perfetti, ma a me pare che con questa storia della non perfezione facciamo passare qualsiasi cosa in nome di un buonismo intellettuale che non ha fondamento neanche in una seria empatia. La coerenza è quando tra ciò che dico e ciò che faccio c'è sintonia e oserei dire uguaglianza. E ciò che sento? Sì insomma le emozioni? I sentimenti? Forse in parte sta qui il problema. Anche ciò che sentiamo e proviamo dovrebbe stare sulla stessa lunghezza d'onda. Invece, spesso accade, e a partire dalla vita quotidiana e dalle piccole cose che, mentre proviamo e pensiamo una cosa, in realtà ne facciamo un'altra. Distonia? Scissione? Io direi semplicemente ipocrisia. La famosa facciata di chi ti dice che sei bella meravigliosa simpatica intelligente e poi di dietro te ne dice peste e corna. E allora mi viene da dire che per parlare di coerenza bisogna tornare alle origini della parola autenticità. Trasparenza. Onestà.

Ma poichè a questo mondo, ho potuto ben vedere che la purezza di cuore, pur con tutte le sue belle intenzioni non porta da nessuna parte, aggiungo agli ingredienti, il carattere e la competenza. Per gli uomini le palle. Per le donne non posso dire le palle, sono un imperterrito araldo della femminilità, ma i pantaloni sì, quelli che il femminismo ci ha messo, quelli che Coco Chanel introdusse nella moda del dopoguerra per attribuire alle donne, lei nella sua eleganza raffinata, un volto nuovo. Giovanni Falcone sosteneva che il cambiamento ha un prezzo da pagare e che pochi sono disposti ad accettarne il carico. Eppure, penso che, proprio il nostro tempo, ha una grande sete di coerenza. Perchè nell'incoerenza non sta bene nessuno o almeno non dovrebbe. Se ci sta bene vuol dire che ha scelto uno stile di vita basato su parametri diversi. Saranno i soldi? Sarà la fama, la notorietà? Sarà il successo? Sarà...? Ma lì dentro ci sta bene soltanto chi al posto degli ideali ha un bel pelo sullo stomaco.

" Corpo, emozioni e mente dovrebbero essere a loro volta governati dal piano animico. Ciò che vale per l'anima dell'individuo, vale anche per l'anima della nazione....perchè ciò che non ha come obiettivo la propria evoluzioni spirituale - sia in un individuo, sia in una società- inevitabilmente degenera" ( cfr. Salvatore Brizzi, La rinascita italica)

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