Il senso della storia
Ci sono eventi e ricorrenze nazionali che ci chiamano a interrogarci. Sì perchè la storia non è qualcosa di altro da noi. Noi ne facciamo parte, ognuno di noi nel piccolo o nel grande la anima e la vive. Perciò forse dovremmo cominciare a vedere tutte le persone che hanno fatto la storia dando un contributo più esplicito e evidente, come persone non così distanti, non così diverse, non così 'speciali'. E questo non per non riconoscere il valore immenso che i patrioti hanno lasciato alla storia, ma semplicemente perchè se prendessino dal loro valore e dal loro vigore, i valori che li animano, tutti a nostro modo saremmo patrioti, amanti della patria consapevoli e non cittadini menefreghisti e disinformati, oltre che disinteressati.
Possibile che non sia possibile innestare nelle persone una cultura della normalità, in cui credere in determinati valori sia normale e il non normale sia ciò che non va? Possibile che vi debbano essere sempre persone che danno la vita per queste cose, mentre sarebbe tutto più semplice se gli esseri umani imparassero a vivere di più con la logica dell'amore e meno quella del potere? E' l'eterna lotta tra bene e male, in fondo quella che sta sotto ogni evento della storia, e se, nelle vite quotidiane delle persone semplici questo porta a problemi enormi, c'è davvero da immaginarsi cosa accade quando le persone hanno un ruolo fondamentale nell'evolversi della storia. La storia la fa ognuno di noi, Garibaldi in fondo era un uomo e non era diverso da me e da te quando andava in bagno. Ciò che ci rende diversi sono le scelte che facciamo e gli ideali che scegliamo di servire.