Ma come fa paura...
C'è in ogni donna una natura non addomesticata e non addomesticabile. E' appunto la sua natura selvaggia e la si vede fin da bambine. Se ne ostacoli la fioritura ottieni solo pessimi risultati. Questo è quello che dovrebbero capire gli uomini che spesso per paura di questo lato oscuro delle donne, preferiscono ignorarlo o fuggirlo, perchè a incontrarlo in effetti occorre una grande sensibilità. Perchè lo chiamo lato oscuro? Perché è quel lato meraviglioso di noi donne che se non viene portato alla luce, se non viene fatto emergere e non gli viene dato spazio di espressione adeguata, è lo stesso che ci porta nell'oscurità. Una oscurità che si chiama incomprensione, solitudine e rifugio in noi stesse. Spesso all'altro sesso fa paura questo lato femminile, questa sorta di dualità femminile, la presenza di questa anima interiore profonda e talvolta molto movimentata. Perchè l'uomo ama sempre avere il controllo delle cose e quindi vedere una donna libera e forse anche un pò imprevedibile, può fare molta paura.
" Per amare una donna, il compagno deve amarne anche la sua natura non addomesticata. Se si prende un compagno che non può o non vuole questo lato, sicuramente sarà in qualche modo demolita e lasciata a vagare zoppicante e a pezzi." ( Donne che corrono con i lupi, Clarissa Pinkola Estès)
Però, devo dire che, da una recente osservazione empirica...esistono anche uomini così.
A quale genere appartengono questi uomini e queste donne? A uno solo: quello delle persone che, oltre che domandare a se stessi e all'altro: " Che cosa vuoi?" sanno anche domandarsi e domandare: " Cosa vuole il tuo sè profondo?"