Bellezza è uscire dall'ignoranza
Il genere umano è sommariamente ignorante. Siamo tutti sommariamente ignoranti e non tanto perché in una materia oppure in un'altra non ci capiamo nulla, ma semplicemente perché il nostro modo di pensare spesso non è tanto distante da quello dell'uomo di Neanderthal. Che vuol dire e dove voglio arrivare? Ci dobbiamo evolvere, profondamente evolvere. Bisogna andare oltre. La laurea non fa intelligenza nè cultura, ma ragazzi miei questa non è una giustificazione per l'analfabetismo! Cerchiamo per favore tutti, tutti i giorni, di fare un piccolo sforzo per uscire dall'ignoranza. Il che vuol dire, in un certo senso, riconoscere la propria stupidità ogni giorno. Socrate diceva 'So di non sapere'. E questa era la prima premessa dell'imparare. Però in tutto questo processo di evoluzione nel quale riconosciamo la nostra ignoranza su alcune cose, cerchiamo anche di avere una sana autostima di noi stessi in ciò che sappiamo, perché altrimenti parleranno sempre quelli che dovrebbero tacere e si morderanno la lingua quelli che invece è meglio che la liberino. E sono ormai non solo convinta, ma vi sono prove empiriche chiare che l'abito che le persone indossano che sia esso da esperto, professionista, psicologo, pedagogista, avvocato, giudice, o quant'altro, non sono sinonimi di intelligenza. Ora, se tutto ciò riguardasse soltanto chi indossa l'abito questo non sarebbe una gran problema. Ma poichè tutto ciò concretamente riguarda tutte le persone che con questi abiti si devono rapportare, ecco che la cosa diviene di capitale importanza.
Sicchè non c'è altra via che quella della consapevolezza del proprio ruolo, nella speranza che chi tutti i giorni lavora su se stesso per maturare responsabilimente questa consapevolezza venga premiato e chi invece rende con la sua ignoranza e con la sua stupida superficialità la vita impossibile agli altri, venga da un qualche benedetto ordine cosmico messo definitivamente al bando. Altro che caccia alle streghe, cacciate l'ignoranza ovunque essa si trovi. Che sia essa seduta tra i banchi di scuola, tra quelli del parlamento, o delle aule di giustizia, mettiamo persone oneste, adeguate e con possibilmente un cervello che funzioni nel modo giusto. Diversamente continueremo a partorire la dittatura dell'ignoranza.
