Guarire il mondo non è esente dalla lotta
Secondo un'antica profezia, giungerà il giorno in cui lo spirito femminile si risveglierà dal lungo letargo e lotterà per cancellare odio e distruzione e dare, infine, origine ad un mondo di pace ed armonia. - Herman Mamani
Se mi chiedessero quale è il senso ultimo e profondo di questo blog, non potrei trovare definizione migliore di questa frase. Il risveglio dello spirito femminile. Parlare di risveglio dello spirito femminile può far pensare erroneamente soltanto alle donne, ma non dovrebbe essere così. Il femminile è presente in ognuno di noi, sia maschi che femmine, certamente in misura differente e in relazione a una espressione armonica e adeguata del proprio sesso e della propria personalità. Il femminile che rappresenta tutta quella parte intuitiva, di anima, ricca di sentimento, di emozioni e di interiorità e che viene normalmente attribuita a una donna, non è appannaggio soltanto del sesso femminile. La sensibilià non ha sesso o almeno non dovrebbe averlo. Altrimenti il rischio è di avere uomini veramente aridi e distanti. Così, come se ci pensate, può avvenire decisamente il contrario in una donna, se totalmente ricca di femminile, mancasse poi integralmente anche di qualità 'maschili', di animus, di sostanza definitva più 'aggressiva'. Essa sarebbe una feminuccia senza midollo. E non è di questo tipo di uomini e di donne che ha bisogno la nostra società contemporanea.
Il nostro tempo richiede e lo richiede in maniera perentoria un continuo e persistente gioco di riquilibrio tra il maschile e il femminile dentro di noi, affinchè poi esso si diffonda e si realizzi anche nella società stessa.
Pertanto uomini e donne sono chiamati al risveglio del femminile, a un proprio personale percorso di scoperta dove riuscire gradatamente a equilibrare queste forze dentro di loro. Come tutte le esperienze interiori, esse richiedono una interiorità, vale a dire che se una persona, uomo o donna che sia, è concentrata esclusivamente solo sulle faccende esteriori, difficilmente troverà il suo centro e così il suo femminile autentico. Anzi ve ne saranno solo brutte espressioni, ove le donne crederanno che il femminile sia un eccesso di seduzione ambigua e ingannevole e gli uomini una sorta di convinzione inconscia di deporre le armi della loro virilità in nome di una mollezza discutibile. Tanto meno, e su questo, ci sono tornata mille volte, alle donne non è concesso diventare troppo aggressive e agli uomini troppo delicati. Pena una grande confusione di personalità e quindi poi di ruolo.
Ma come dice Mamani, affinchè lo spirito del femminile si risvegli dal letargo, occorre lottare. Per impiantare una nuova cultura, vi è sempre come a Camelot, anche un pò di battaglia.
Non a caso, la rivoluzione del '68 fu una rivoluzione anche dei sessi. Secondo me, il nostro tempo, è, come il '68, un tempo e un luogo dove occorre veramente un ripensamento dell'essere umano.