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Caffè pedagogico Il progetto dentro la tua Anima


C'è una bellissima massima di cui non ricordo l'autore che dice all'incirca così: ' Ciascuno di noi ha una bellissima fiaba dentro, a volte ci vuole soltanto qualcuno che ci aiuti 'a tirarla fuori'.

Sposando l'essenza di questo pensiero e cioè che dentro ciascuno di noi vi è una 'fiaba', un progetto, un 'qualcosa' che per qualcuno si chiama desiderio, per altri sogno, in ogni caso una 'speranza' di qualcosa che vogliamo concretizzare o realizzare, sono dell'idea che siamo prima di tutto noi stessi a dover 'scovare' dentro il nostro cuore, la nostra anima, questa fiaba e a fare quanto è in nostro potere per tirarla fuori, per dargli vita.

In un certo senso, dobbiamo o dovremmo imparare ad essere gli ostetrici di noi stessi, partendo dal presupposto che, se i nostri genitori, ci hanno dato la luce della vita fisica, successivamente siamo in realtà noi, che, ogni giorno, partoriamo noi stessi nel mondo, secondo i nostri desideri, azioni, pensieri e intenti. Quando ciò che facciamo non corrisponde a ciò che siamo nel profondo, e a ciò che aneliamo, è allora che partoriamo di conseguenza delle 'fiabe' che, non corrispondendoci, divengono storie che non ci appartengono se non talvolta perfino incubi. Non c'è nulla di peggio per l'animo umano che sapere di essere qualcosa, sentirsi di dover essere in un certo modo, ed essere 'costretti' a non esserlo perché incastrati o nella paura, o in scelte sbagliate oppure in un insieme di stereotipi sociali che condizionano la nostra esistenza. Se ci sono dati, ad andare bene, 70-80 anni di vita, è il caso di impegnarsi per viverli come desideriamo e non come desidera qualcun altro e neppure come non vogliamo essere.

Socrate diceva: conosci te stesso. Vale a dire, cerca di incontrarti prima di tutto con te stesso, con il tuo mondo interiore, con i tuoi sentimenti ed emozioni profonde per comprendere chi sei e cosa vuoi. A volte siamo sconosciuti anche a noi stessi perché dedichiamo tempo a tutto tranne che a noi. Abbiamo mille attività - dallo sport, alla musica, alla danza, al cinema, etc...- ma non abbiamo tempo per stare da soli con noi stessi e dialogare con noi. L'incontro con se stessi può avvenire in modi diversi, leggendo un libro, facendo yoga o dedicando del tempo a delle discipline che mettono in relazione il corpo e la mente, con attività basate sul silenzio, la meditazione - non intesa come preghiera religiosa - ma come sano raffronto con la propria interiorità. Conoscendo se stessi si conosce e si impara anche a capire il mondo. Altrimenti si è condannati ad avere una visione molto superficiale delle cose, della vita, delle persone e perfino di noi stessi. Per avere buona percezione di sé, occorrono silenzio, buona volontà e ascolto.

Poi il mezzo può essere diverso per ognuno. Può aiutare, anche, nella scoperta della propria interiorità poter fare uso di un taccuino, di un diario per annotare i propri pensieri e le proprie intuizioni, sia per non perderle quando poi ci rimettiamo nei ritmi dell'efficienza, sia per fissarle nella nostra mente, nel nostro cuore e nella nostra vita e farne così non dei semplici desideri vani, ma degli obiettivi da concretizzare.

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