Quel briccone del Grillo del potere
Oggi, nel caffè del Corriere di Massimo Gramellini si parla di Beppe Grillo come di un uomo di potere.
Le parole dello scrittore mi hanno fatto pensare perché ci voleva Grillo per far fare una riflessione sul potere e sull'uso che se ne fa. Già, perché di fatto essere persone di potere di per se stesso non è una cosa negativa. ma certamente dipende da cosa intendiamo per potere. Se per potere intendiamo un talento, una capacità, una risorsa personale, allora a parere mio, le uniche potenti armi che possiede Grillo, in questo momento, sono la capacità di aver canalizzato intelligentemente la rabbia di un paese all'ammazzacaffè per esprimerla in un atto sociale di disobbedienza civile e la capacità di far risuonare le orecchie e le coscienze, come ben ci si aspetta dal un giullare di corte, che ben lungi, appunto dall'essere un comico, veniva chiamato dai mecenati nelle corti per denunciare apertamente il malcostume e la corruzione del tempo, da cui in teoria i sovrani avrebbero preso spunto per cambiare ciò che doveva essere cambiato. Oppure, se vi piace di più, come piaceva a Montanelli, potete considerarlo come il folletto irriverente delle fiabe che risveglia le coscienze ed impedisce la loro sordità. Sapete che vi dico, ma lasciate un pò in pace Grillo, lasciategli fare se stesso che, a quanto pare lo fa benone visto che sta all'opposizione. O qualcuno non si è accorto che Grillo è all'opposizione e non al potere?
'' La disobbedienza civile è un diritto innato dei cittadini. Non possiamo rinunciarvi senza smettere di essere uomini. Reprimere la disobbedienza civile è come tentare di imprigionare la coscienza. La disobbedienza civile può solo donare forza e purezza.'' ( Gandhi, Young India, 5 gennaio 1922).
Perciò, in effetti, occupando uno spazio così importante nella prima testata italiana dell' Informazione, auspicherei che uno scrittore meno si preoccupasse e occupasse del potere di Grillo e più del potere dei potenti. '' Un resistente civile non usa le armi e quindi è innocuo per uno stato che sia pienamente disposto ad ascoltare la voce della pubblica opinione'' ( Gandhi, Young India, 5 gennaio 1922).
In sostanza da noi, il problema direi che non è affatto Grillo, quanto il sistema corrotto che non ascolta. E qui gli unici poteri che abbiamo sono la cultura e l'informazione, a meno che entrambi non siano servili.
Michela Diani
Fuori dai denti
Foto dal web