Caffè Pedagogico: Il valore della diversità
In una società che ama le pecore e dove il diverso viene guardato con diffidenza, non c'è invece nulla di più importante che salvaguardare la propria diversità. Per farlo occorre sapere chi si è, vale a dire, avere un forte senso della propria identità. Se una persona sa chi è, è in grado, sia di riconoscere ciò che la accomuna alla collettività, che le proprie peculiarità e differenze, in maniera tale che la propria diversità non si tramuti in individualismo e i tratti di uguaglianza, in impecorimento. Jung parlava di principio di individuazione, definendo lo stesso come quella modalità non a tutti data, in base a cui, l'individuo porta se stesso alla massima espressione di se stesso. Io vorrei che questo non fosse un percorso per pochi, ma per tutti, perché è l'unico che, a parere mio, può condurre a una autenticità e a una soddisfazione piena di vita. L'unico problema è che l'individuazione del sé, di se stessi deve anche corrispondere a una consapevolezza dell'altro e della collettività, altrimenti il rischio è quello di diventare esseri soltanto pieni di Ego. E non è senz'altro quello che intendeva Jung, né meno che meno ciò che intendo io.