Relazioni autentiche in pienezza
'' Amare vuol dire volere che l'altro sia e sia pienamente'' ( De Finance J., Essai sur l'agir humain, Paris)
Amare una persona significa valorizzare la sua soggettività, dopo aver scoperto la propria, e accettare l'altro per ciò che è e non per quello che dovrebbe essere per adattarsi a me. Questa capacità di cogliere l'individualità altrui dipende dalla libertà che si lascia all'altro di sviluppare la propria soggettività e di usare e manifestare nella relazione la propria creatività. Solo in questo modo vi è 'relazione autentica' ( cfr. Eros e Pathos, Aldo Carotenuto), cioè relazione di due persone adulte che, come due individui separati, cercano l'unione, pur restando due soggetti, con la propria e ben differenziata personalità.
Invece noi, abbiamo paura che l'altro sia pienamente, perché abbiamo paura che qualora fosse pienamente, lo perderemmo. Vi è nelle relazioni della nostra vita quotidiana una grande forma di controllo dell'altro che lo priva prima ancora della libertà di fare, della libertà di essere. Questa è la radice dei rapporti di potere e non di amore. Chi si ama veramente si lascia reciprocamente essere e si aiuta reciprocamente a fiorire.