Per cosa siamo capaci di combattere?
Non so se vi capita mai di fermarvi a osservare il mondo. Come a guardare un panorama dall'alto, un panorama bellissimo, l'umanità. Ma anche un panorama francamente a volte sconcertante. Vi siete mai chiesti per cosa siete capaci di combattere? Oggi, 23 maggio, ricordiamo Giovanni Falcone e con lui la battaglia che lui ha combattuto, una battaglia che non era la sua battaglia, ma la nostra, quella di tutti. E allora per quale motivo l'ha combattuta solo lui ed ancora oggi i Falcone sono soli nel combatterla?
Scusate, e questo è sinceramente ciò che trovo discutibile dell'umanità: combattiamo per fare carriera, per ottenere dei risultati materiali, per denaro, per comprare una casa al mare, - tutte cose lecite ed anche giuste per carità - per aumentare visibilità o ottenere un ruolo chiave in una qualche azienda multinazionale di grido, frodiamo lo Stato lavorando in nero accumulando fino a novant'anni denaro sporco di furbizia, magari avendo pure mala-educato i figli per dedicarsi solo al lavoro e portarsi i soldi nella tomba dell' ignoranza, e questo sarebbe da prendere a modello? Perdonatemi se, io a mia figlia, desidero e intendo trasmettere qualcosa di differente. In uno stato di ladri io a lei voglio parlare di queste persone qui. Che madre sarei diversamente? Una madre furba o che si crede tale? Preferisco essere una madre vera e umana, ma con le idee chiare. La gioia di vivere non deriva dalla stupidità, ma dalla consapevolezza che la vita vale e vale decisamente di più di tutti quegli idioti che credono che essa sia un conto in banca o un azzardo in Borsa fatto speculando su vite di persone vere.
Foto: Torno, Lago di Como, un piccolo e nascosto paesino che la mafia non è riuscita a imbruttire.