Parlo con gli uccellini e agito le folle
A pochi giorni dalla polemica veramente sciocca nei confronti di Beppe Grillo per una affermazione fatta circa una sorta di figliolanza spirituale del M5S verso San Francesco d' Assisi, mi è sovvenuta una riflessione.
L'amato umile frate che parlava con gli uccellini - perché questo è il volto di San Francesco che ci piace di più ricordare - aveva dentro di sé una formazione e una educazione di carattere cavalleresco e nella sua vita non ha mancato di dare fastidio ai potenti e addirittura di creare delle vere e proprie spaccature perfino con la propria famiglia di origine, quando il padre voleva imporgli la sua volontà circa il suo futuro di frate. Temo quindi che, questi Cardinali o gente di Chiesa che hanno preso un pò per il culo Grillo, magari sarebbe il caso prendessero un pò per il culo se stessi. Infatti, qualunque personalità che nella Chiesa o nelle spiritualità dominanti, mi viene in mente anche Gandhi - a cui Grillo si è ispirato più volte nei suoi discorsi - hanno sempre saputo unire in maniera piuttosto evidente lo spirito alla ribellione, lo spirito e il rigetto di ciò che non andava nella società fino a prenderne delle distanze forti a dispetto della solitudine in cui poi rischiavano di finire. Mi sa quindi, e qui non posso dire che sia farina del mio sacco perché già Indro Montanelli lo aveva accennato a suo tempo: ' Non so mica se gli italiani abbiano capito chi è Grillo'. Caro Indro, gli italiani non hanno capito proprio nulla, popolo di babbioni, non di babbani - come diceva Harry Potter. Come non hanno capito e non lo capiscono neanche se si sforzano il fatto che in un certo senso il M5S abbia salvato il paese dalla violenza in cui sarebbe caduto se non vi fosse stata una canalizzazione dello spirito umano vittima di sopruso in una catena di ribellione e rabbia giusta nei confronti del sistema che questi soprusi li crea.
Devo ammettere che ho una certa resistenza per gli eroi, i santi e i martiri della Chiesa Cattolica, ma non per altro, soltanto per il fatto che questo spirito cattolico del sacrificio all'infinito è il male per cui gli italiani hanno la legittimazione del sorpruso nel proprio DNA e prima quindi di sposare anche l'altra parte di Gandhi o San Francesco, signori miei, quanto ce ne vuole! Insomma, ora basta con i santi e con i sacrifici, qui c'è da fare una rivoluzione e quella vera. C'è da prendere una posizione e c'è da prenderla scomoda. C'è da metterci la faccia e anche una squadra di governo. C'è da assumersi delle responsabilità e portarle avanti, c'è da farsi spazio come fece Gandhi. Succede così: ogni qualvolta rivendichiamo un diritto lecito, poi veniamo attaccati. E così per non fare la figura dei violenti - quali peraltro non siamo - facciamo un passo indietro. Anche perché di fatto, ci espellono. Ma non si può andare avanti all'infinito senza fare il gioco del sistema. E' una catena che va spezzata. Non ho la ricetta per dire come. Perciò, caro Beppe, ti dovrai inventare qualcosa, se non vogliamo continuare a vivere in un paese dove uno che noi tutti credevamo un giornalista, Bruno Vespa, abbiamo invece scoperto oggi che è un artista. Forse perché ha invitato il figlio di Riina nel suo salotto.