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Una mente aperta non è una mente rotta


Nell'ascoltare questo video https://www.facebook.com/michela.diani/posts/1945030285719258 di cui sintetizzo parte del discorso di M. Zuckemberg, inventore di Facebook in queste parole: '' "Dovremmo esplorare idee come il Reddito di Cittadinanza universale per permettere a tutti di avere una base per provare a realizzare nuove idee".

mi è venuto da sorridere. Sì, perché è l'ennesima dimostrazione pratica di quanto sia ottuso il paese in cui viviamo. Politici e professionisti che si reputano tanto all'avanguardia, ma che non hanno ancora compreso che per avere una qualità di vita differente, migliore e di conseguenza vivere la vita in modo diverso, occorre ripensare in maniera quasi globale il sistema di cui facciamo parte. Se continuiamo a concepire il lavoro, il mercato del lavoro, il reddito da lavoro, le modalità di impiego delle risorse così come è sempre stato finora, siamo destinati a soccombere a una crisi che non ha vie di scampo. Modalità come il RU e di conseguenza il Reddito di cittadinanza non nascono soltanto dalla volontà di aiutare le persone, e quindi da un mero assistenzialismo, ma anche dalla volontà di 'liberare' l'essere umano da una forma meccanicistica su cui è impostato il lavoro. Zuckemberg è un esempio pratico di come una autentica, originaria e apparente 'sciocchezza' possa diventare un lavoro. Ma quanta strada deve ancora fare la mente dell'uomo per uscire dalla mentalità in base a cui se non lavori come un somaro schiavo in realtà non lavori? I nostri governi si guardano bene dal promuovere il reddito di cittadinanza e il reddito universale, perché sanno bene che in questo modo le persone non sarebbero più sotto a un giogo. Sarebbero più 'libere'. Libere di scegliere cosa fare, come impiegare il loro tempo e come farlo fruttare. Nell'epoca dell'avidità, è chiaro che colui che pensa anche a una qualità di vita, è considerato lo scemo del villaggio. Ma va bene, dai, in fondo Beppe Grillo è solo un comico, Zuckemberg un ragazzetto che ha inventato un social del cazzeggio, e paesi europei come la Danimarca e la Finlandia paesi freddi e poco disponibili per clima. Peccato che Beppe Grillo ci abbia insegnato che non bisogna sempre subire e in un momento storico in cui ce lo eravamo proprio dimenticati, Zuckemberg che la rete è una risorsa importantissima e che sei solo tu a decidere se la usi per il cazzeggio o per qualcosa di utile, e i paesi con il reddito di cittadinanza sono i paesi che hanno compreso che di vita ne abbiamo una sola, che meritiamo di godercela e che quindi ogni misura civile che vada a braccetto con una migliore qualità di vita può essere sposata da governi votati al bene della gente e non alle proprie tasche. Su una cosa, il Papa ha imbroccato. Il reddito di cittadinanza non basta. Urge un cambio di mentalità. Sì, perché aprire le porte al reddito di cittadinanza senza cambiare il modo di ragionare dell'italiano medio, questo sì, sarebbe un bel buco nell'acqua. Il reddito di cittadinanza va accompagnato a una informazione sul reddito universale, sul valore, sull'incidenza sulla qualità di vita, sulla CAPACITA' di vita che esso va a incentivare. Migliorare la capacità di vita vuole dire avere persone più felici e persone più felici sono persone che lavorano meglio, in maniera più efficace e motivata per il bene comune.

Michela Diani, 30 maggio 2017

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