Successo e valore
'' Non pensare a essere una persona di successo, ma una persona di valore'' ( A. Einstein)
Cosa voleva dire Einstein con questa affermazione?
Che non è lecito cercare il successo e la soddisfazione?
Che dobbiamo 'accontentarci' nella vita?
Che successo e valore non sono compatibili?
Affatto. Penso di interpretare in maniera plausibile il pensiero di Einstein nel sostenere che il successo senza il valore non ha alcuna importanza. Da umile e nello stesso tempo geniale scienziato quale era, sapeva bene che le fondamenta di ogni cosa devono essere stabili e sicure. E che un eventuale successo vero si costruisce prima di tutto sul valore della persona, sulla sua sostanza e sul suo spessore.
Cioè non è utile cercare il successo per il successo, anche perché nella nostra società in effetti, c'è da domandarsi cosa si intenda per successo.
Successo è fare il calciatore e prendere soldi a palate?
Successo è fare la velina e frequentare gente di un certo livello?
Successo è arrivare in alto schiacciando e calpestando tutti coloro che passano nel mezzo?
Successo è arrivare in un posto di prestigio con mezzi discutibili e riempire il posto di qualcuno che lo farebbe meglio ma che non ha modo di arrivarci perché non ha mezzi?
Per me successo è avere la possibilità di realizzare ciò che portiamo nel cuore. Occupare il posto che è nostro. Che è giusto che occupiamo. Quello che meritiamo.
E giusta sarebbe una società che offre a tutti le opportunità per essere ciò che ciascuno è chiamato a essere. Invece, accade che, spesso, le persone sbagliate occupino posti giusti, solo perché più aggressive, più prepotenti, più fortunate nei mezzi a disposizione.E la nostra società spesso osanna questo tipo di persone. Non osanna chi ha fatto fatica ad arrivare dove è arrivato, lavorando sodo, ma osanna i miti dell'immagine arrivati lì attraverso letti o markette di qualche natura, attraverso miti costruiti dai social spesso però vuoti di sostanza, attraverso icone partorite dai reality che hanno solo compreso come muovere la pancia della gente e di questo ne fanno abuso.La mia concezione di successo è differente. Amo le persone di successo, come Enzo Ferrari. Come Luisa Spagnoli. Se vogliamo parlare di imprenditori e persone che hanno inseguito il successo sì, ma non il successo per il successo, ma per realizzare quanto portavano nell'animo, assumendosi anche la responsabilità e la fatica di quello che stavano facendo. Amo leader come Sandro Pertini, come José Murjica, che nella loro leadership non si sono mai dimenticati l'umilità e la moderazione, senza mai abbandonare la fermezza e la determinazione. Amo nuove leve come Beppe Grillo e Alessandro Di Battista che usano il loro carisma non per fare immagine a se stessi, ma per ridare a un popolo la consapevolezza della propria dignità. Di tutta questa gente amo la capacità di far emergere quell'anima che è dentro di loro, inseguire il proprio sogno o occupare il posto che gli spetta, ma non al servizio dell'arrivismo e dell'arricchimento personale, ma al servizio di un bene comune. Amo le persone comuni che si espongono, che non guardano all'utile, ma a ciò che è giusto. E mettono se stesse anche quando è scomodo farlo.C'è un modo diverso di vedere le cose e dovremmo sapere imparare dagli esempi che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni così come dalle persone note. Dagli esempi però partoriti dalla vita vera però non dai reality e dalla TV.