Istituzioni cretine e cittadini svegli
Quando sono i cretini a comandare, i disastri non si possono che moltiplicare. La mia domanda è: non sarebbe ora di avere nei luoghi di potere e influenza persone capaci e consapevoli e non cretini? La parola cretino è oramai entrata nel mio dizionario molto spesso. Un tempo- nei primi 40 anni di vita - non ho mai detto parolacce. Negli ultimi tre tutti i cretini nelle istituzioni che ho incontrato mi hanno procurato la sindrome de la Tourette. Quando un cittadino comincia a capire che siamo governati dai cretini e che purtroppo la forma mentis dei cretini è quella che la fa da padrone anche nei palazzi di giustizia, nei servizi sociali, nei comuni, nelle redazioni dei giornali, etc...si sveglia. Quando si sveglia non è più semplicemente quello che era prima, che egli fosse un insegnante, un poliziotto, un giornalista, un avvocato, un giudice...semplicemente diviene un cittadino consapevole. Un cittadino che si accorge che in una istituzione è davanti a un cretino non è un maleducato, è un cittadino sveglio e consapevole che decide in quel momento di non farsi più mettere i piedi in testa. In primis, siccome il cittadino che si sveglia è sempre stato una persona gentile, si sente egli fuori luogo e anche strano. Si sente come quello che indecente si sta opponendo a un potere costituito e che da sempre ha goduto del rispetto immeritato dei cittadini. Poi, però capisce che, quel rispetto che i cittadini gli hanno sempre elargito in virtù dell'abito non era meritato e che quindi esso va tolto. Rispettare un cretino in una istituzione significa accettare che questo cretino condizioni la tua esistenza con la sua cretineria e mi pare ovvio che ciò non è possibile a meno che uno sia cerebroleso. Alle istituzioni cretine fanno comodo cittadini dormienti e impauriti perché così gli possono fare fare ciò che vogliono. Peccato. Questi tempi sono finiti.