Donne di carattere, ma sempre donne
'' Le donne sono tornate a dare voce a se stesse...La società da parte sua ha riconosciuto l'inadeguatezza di un ideale che identificava le donne come tipicamente ' passive, dolci, sottomesse'. Ora finalmente si dà valore alla donna assertiva. ( Da: Essere assertivi,Alberti, Emmons)
Questa affermazione tratta da un libro sull'assertività scritto in America, può 'funzionare' per la società americana, ma senz'altro non funziona per quella italiana che invece è ancora troppo spesso vittima, in molti ambiti, di una concezione assai vecchia della donna. Non ci si faccia ingannare dal fatto che una fantomatica parità si sia raggiunta con il lavoro femminile e con il fatto quindi che nella nostra società nelle famiglie entrambi si lavori. Se vi è una società che ha prodotto un ulteriore dislivello tra uomini e donne è proprio la nostra società dell'efficienza dove alle donne è richiesto molto di più che agli uomini sia in termini quantitativi - perché su di esse si gioca l'intero carico famigliare oltre a quello lavorativo - sia in termini qualitativi, perché dalle donne si pretende sempre la perfezione in ogni ambito - mamma perfetta, amante complice, sposa fedele, cuoca creativa, amica onnipresente per tutti, ...etc...
All'uomo cosa si chiede? Di lavorare. Stop. E se nella famiglia è quello che guadagna, o di più o l'unico, spesso si arroga il diritto di sentirsi superiore alla propria compagna perché nella società del denaro vale di più chi guadagna di più.
Ebbene, alla luce di queste considerazioni, non credo vi sia una società evoluta più involuta della nostra che chiede alle donne il triplo, non dando loro neanche un riconoscimento verso il loro apporto. Alla stregua degli asini da soma, o a delle schiavette sociali.
Per questo motivo, anche in Italia, è giunto il momento di cambiare prospettiva. Far emergere l'assertività femminile è coltivare nelle donne la consapevolezza di un valore che non può essere schiacciato da nessuno, che merita di essere riconosciuto e che non può più accettare di convivere con una società che nutre nei suoi confronti aspettative superate.
In un libro, dal titolo : ' Le donne erediteranno la terra' di Aldo Cazzullo, si parla di secolo del sorpasso. Di un tempo in cui le donne daranno il via a un grande cambiamento storico nel nostro paese. Io credo che sia venuto il momento, che sia il momento di questa rivoluzione, che sia il momento giusto in cui le donne affermino di più se stesse con una assertività che impedisca all'interlocutore di metterle in condizione di inferiorità per un qualsiasi motivo o condizione possibile. E che anzi, sia il tempo dove sia questa misoginia a venire messa sotto accusa in tutte quelle istituzioni, tra cui anche la famiglia, ove le donne subiscono soprusi e umiliazioni o dove non viene riconosciuto loro il valore che hanno. L'italiano medio possiede ancora nelle proprie corde di pantofolaro divanico e viziato infante alla ricerca di una seconda mamma e non di una donna alla pari, un atteggiamento da 'macho' di cui invece va spogliato. Anche perché magari questo 'machismo' corrispondesse alla presenza di attributi! Ahimè, al contrario corrisponde molto più spesso a una totale assenza di virilità che schiaccia l'altra sulla base di una superiorità economica o psicologica, semplicemente perché dall'altra parte vi è una donna dolce, passiva, remissiva o semplicemente gentile e con una grande spirito di sacrificio e sopportazione che, per cultura o stereotipo sociale, vede come consuetudine il subire piuttosto che il ribellarsi, il silenzio in luogo di una affermazione assertiva di sé, il lasciar correre per la quiete domestica in luogo di un conflitto necessario per far uscire gli uomini da machismo e ignoranza e obbligarli a entrare in una epoca di rispetto. Vi è un solo tipo di individui peggio di costoro. Sono le donne che difendono uomini così.