La rete delle scatole vuote
- Michela Diani
- 29 set 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Mi pare abbastanza chiaro che in un paese dove la gente si spaccia per blogger senza neanche averlo un blog siamo messi abbastanza male. Titoli a go go senza consistenza né forma. Poi però quando li hai davvero non bastano mai. Non se ne capisce il motivo.
Solo un discorso di meritocrazia? Non credo. È che è più facile spacciarsi che essere e in una società che punta tutto sull' immagine, l' importante è proporre la scatola bella e infiocchettata. Mica metterci qualcosa dentro.
Ed è così che nascono i titoli all' inglese per definire il vuoto esistenziale, la forma senza l' essenza, l' accattivante e ammaliante suono delle sirene che inganna i più.
Una costante prova di resilienza e resistenza questo mondo, anche per i più forti.
Michela Diani, 29 settembre 2017