Credete nel vostro valore
Perché credere in noi, donne, è tanto difficile? Perché una società tanto parolaia sul valore delle donne, poi nella realtà non ci appoggia nei nostri sogni e obiettivi e ci costringe sempre a restare nei canoni imposti? Perché l'autodeterminazione delle donne deve arrivare sempre a un punto di non ritorno e una donna la pari di un uomo non può avere tutto quanto un uomo? Avere tutto non significa necessariamente averlo allo stesso modo o con gli stessi modi. Quali sono le ottusità della nostra società rispetto alle donne e alle opportunità a noi riservate?
Ad esempio un approccio differente al lavoro. Motivo per cui il web negli ultimi anni è diventato un luogo molto più proficuo di propulsione professionale femminile in quanto garantisce libertà, autonomia, e gestione del tempo correlata agli altri carichi famigliari.
Ad esempio, accettare che non tutti vivono la maternità allo stesso modo e che per qualcuno ancora oggi, crescere i propri figli sia la cosa più importante, non per essere mantenute, ma perché i figli si fanno e si educano, non si sfornano per piazzarli da nonni e parenti!
Ad esempio che ogni donna ha il diritto di trovare il PROPRIO equilibrio nella propria dimensione di vita e non esiste il pensiero unico che dice che il mio è migliore del tuo o viceversa. L'importante è che possano vivere serenamente sia la mamma che la donna.
Michela Diani
''Care donne, credete nel vostro talento! Ci sono donne piene di talento. Ma non lo fanno emergere: perché non credono di averlo. Fanno un disegno e poi accartocciano il foglio e lo buttano lontano come se fosse uno scarto anziché un valore. Scrivono una poesia e poi la gettano nel cestino del computer come se fosse da incenerire anziché da gustare. Creano un oggetto e poi dicono a tutti che non vale niente anziché valorizzarlo. Vivono in paralisi queste donne: la poca stima nei loro talenti si attorciglia alle gambe, lega le braccia, blocca il respiro, imbavaglia la bocca. Ma c'è anche una possibilità diversa: rischiare. Rischiare di essere criticate però produrre disegni, rischiare di essere criticate però produrre frasi, rischiare di essere criticate però produrre oggetti, idee, progetti, pensieri…..E' allora che i talenti emergono, è allora che la paralisi smettere di esserci: le gambe si liberano, il respiro diventa fluido e profondo, la bocca si schiude, le braccia si aprono: per mostrare i tuoi talenti, per dire "ci sono". (Simona Oberhammer)
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