Immobili e infelici
Ho cercato in tutti i modi di trovare spiegazione all' immobilismo italiano, ma non ci sono ancora riuscita. Ho provato a spiegarmelo con l' ignoranza, vista la ancora alta percentuale di analfabetismo esistente, a cui si sono aggiunti negli ultimi decenni forme di analfabetismo differenti, quali analfabetismo funzionale e affettivo, ma ciò non è sufficiente. Poi ho pensato a una pigrizia innata da divano che rende l' uomo prima che fisicamente, mentalmente inerme. Ma anche questa spiegazione non mi ha soddisfatto. Poi ho pensato che individualismo e menefreghismo hanno un ruolo non secondario insieme a una mancanza totale di educazione civica per cui uno si sente in diritto perché ha fretta di parcheggiare nel posto dei disabili o davanti a un cancello, ma anche tutte queste cose non mi hanno fornito la sensazione di essere sulla strada giusta.
Poi mi è venuta una illuminazione. Gli italiani non credono di meritarsi la felicità, sono depressi. E sono infastiditi da chi propone stili di vita differenti dove appunto non subendo più, si diventa più liberi, più felici, più gioiosi. No l' italiano medio se non porta la sua croce non è contento alla faccia della Resurrezione che la abbiamo relegata tra i miracoli.
Detto questo chi propone di vivere diversamente fa terribilmente incazzare chi non vuole smettere di subire, chi si è incancrenito nella passività scambiandola per educazione e gentilezza, mentre invece è solo coglionaggine.
Ecco, questa spiegazione, benché non sia risolutiva, mi ha soddisfatto un po' di più.