Che sia una basta altisonante
''Loro hanno qualche cosa che noi non abbiamo ed è la passione. Hanno la fede e la passione. Nel male, in negativo, ma l'hanno. Noi non l'abbiamo più, l'abbiamo persa, la nostra forma di società ha inaridito l'animo, ha inaridito il cuore della gente. Perfino nei rapporti amorosi c'è meno passione. In quanto alla fede, nel nostro mondo è una parola quasi sconosciuta. Loro sono profondamente appassionati, dunque più vitali. Questa mancanza di passione si riflette nella nostra vita quotidiana perché, al posto della passione, abbiamo il benessere, la comodità, il raziocinio. Tutto quello che siamo è frutto di raziocinio, non di passione.'' ( Oriana Fallaci)
Noi abbiamo il catto-perdono di fronte ai ladri, ai bugiardi, ai millantatori, abbiamo la catto-sopportazione infinita davanti ai soprusi, abbiamo il catto-porgi l'altra guancia se ti fanno del male, abbiamo il catto-sorriso del va tutto bene anche se non va tutto bene. La nostra società è la rappresentazione massima della perversione cristiana che in luogo che esaltare l'uomo e innalzarlo per renderlo capace di combattere per grandi cause e ideali di interesse comune, lo schiaccia sotto migliaia di gioghi quotidiani in nome di una gentilezza ipocrita e dannosa che lo rende caratterialmente molle, dando così ai prepotenti, ai violenti, agli stronzi, a governanti maledettamente furbi o corrotti la possibilità di spadroneggiare senza neanche fare tanta fatica, perché siamo noi ad aprirgli la porta.
I nostri nemici non sono i musulmani, i diversi, sono quelli uguali a noi e che però accettano quotidianamente supini che qualche prepotente schiacci i loro diritti in nome di una strana e affranta attesa di una felicità dopo la morte. Questa non è fede. Questo è uno spaventapasseri religioso creato da chi ha deciso di usare le religioni per annacquare la ragione, renderla dormiente e spostando l'attenzione sui principi si dimentica però che essi vanno vissuti e concretizzati in vita e non soltanto predicati. Il che vuole dire che se invito una comunità all'onestà, poi però di fronte a un disonesto non invito l'onesto a subire fino a che il disonesto non si è redento. Non dico ' Eh cosa ci vuoi fare, in Italia funziona così'.
Ma che diamine di società può essere una società che invita alla preghiera senza però invitare nel contempo a metterci le proprie energie per cambiare le cose. Noi si ha DIRITTO a una vita dignitosa in vita, non in morte. Era bravo, era simpatico, era ...davanti a una bara potrà accontentare gli angeli, ma non un cittadino italiano che ha tutto il diritto di vedersi salvaguardato in vita da tutti quei principi che gran parte dei governi e dei governanti professano solo di bocca senza neanche capirne il senso e anzi facendo l'esatto contrario. Ma che mondo idiota potrà mai essere quello che ancora non ha capito che questo nostro modo di essere così radicato dentro di noi è in fondo la loro arma più banale per evitare ribellioni e rivolte, per impedire alle persone di pensare invitandole a una resistenza e a una pazienza che molti popoli avrebbero abbandonato già da tempo.
Il peggiore nemico sta nella nostra mollezza, nella nostra capacità di resistere con il capo chino in nome di una catto-umiltà che con l'umiltà non c'entra nulla, ma è solo un ripetitivo schema di sopportazione inutile, un finto martirio, una croce da rigettare, uno sporco alibi per evitare di usare la Forza, quella che proviene dalla dignità, dal diritto, dalla solidità di una identità, dalla tempra strutturata di una persona, in luogo di un buonismo demente che ci ha portato a dove siamo ora.
Per darci l'alibi e la scusante di non ribaltare i tavoli con forza quando è ora di farlo.
Michela Diani, 11 ottobre 2017
Oggi sono a ROMA E MELITO PORTO SALVO. E ciascuno di noi può fare lo stesso. Chi è riuscito ad andare fisicamente bene. Chi non è riuscito per motivi validi faccia sentire comunque la propria presenza e la propria VOCE.