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ELEMOSINA E PROSTITUZIONE


La fame e il carrierismo portano a due atteggiamenti sociali ricorrenti. Nel primo caso, all' elemosina, vale a dire a essere così abituati a 'morire di fame' che si finisce con il credere che quella debba essere la norma e così ci si fa presto schiavi di qualcuno o ci si dimentica di possedere una dignità. Non per niente, i governi tiranni a questo puntano sempre, perché riducendo il popolo alla fame esso è costretto a mangiare briciole, anziché pretendere tutto il panino, o occupato poi a vivere da schiavo, con tutte le incombenze degli schiavi, disimpara facilmente cosa voglia dire essere una persona libera. L'elemosina è qualcosa di ben diverso dalla umiltà di adattarsi alle situazioni e accontentarsi di poco. L'elemosina è quell'atteggiamento interiore che pur conoscendo il proprio valore, si decide di negarlo pur di poter raccimolare una briciola, dando così al tiranno la possibilità oltre che di toglierci la dignità anche una posizione di supremazia legalizzata. E' un pò come dire, ' siccome ho fame, accetto tutto, qualsiasi cosa, compreso che il tiranno spadroneggi. E qualche tiranno disponibile c'è sempre.

In secondo luogo, vi è la prostituzione. Io però non parlo della prostituzione su una strada o della mercificazione del corpo di una donna in questo caso, ma parlo di una prostituzione che non ha sesso e che quindi è di uomini e di donne che per compiacere qualcuno, si prostituiscono in una qualsiasi forma, che sia essa una forma di pensiero, intelletto, corpo, opinione, lumaconaggine lecchina, etc... Se il primo comportamento sociale è diffuso e dipende in gran parte da condizione anche esterne e da circostanze e perciò rende l'uomo in un certo senso vittima di un sistema che lo calpesta, nel secondo caso si tratta di una vera e propria scelta. Ed è francamente il comportamento e l'atteggiamento che vedo più diffuso. Questo battere quotidianamente per l'uno o per l'altro per portare acqua al proprio mulino di carrierismo è vomitevole ed è quanto di più lontano possibile sia dall'esercizio di una dignità consapevole che da una concezione meritocratica e di valore dell'essere umano.

Dire no a volte fa perdere consensi, amici e simpatie potenti. Ma il non avere un prezzo ha dei costi da pagare.

'' Pensa a essere una persona di valore, prima che una persona di successo'' A. Einstein

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