Il risveglio come condizione di vita
Il risveglio è una condizione spirituale e reale che riguarda tutti gli aspetti della persona, della personalità e del vivere sociale e civile. Ha a che vedere con il portare alla luce e alla vita tutti gli aspetti buoni di sé e nello stesso tempo risvegliare la coscienza civile.
La nostra società partorisce soggetti monchi, vale a dire persone che sono sviluppate in parte o a metà, perché le energie presenti all'interno della persona stessa sono incatenate da stereotipi, convinzioni limitanti, una moralità religiosa fatta di tabù e dogmi che nulla hanno a che vedere con la spiritualità né con l'etica.
Viene protetta l'istituzione della famiglia a tutti i costi anche quando questa è malata, non perché si ha cura della famiglia, ma perché predomina l'ipocrisia, perciò è molto più semplice avere una famiglia e l'amante, piuttosto che comprendere che se hai l'amante o ti sei innamorato di qualcun altro forse è perché alle spalle hai un rapporto finito senza che tu te ne sia ancora accorto. Tra Berlusconismo e Renzismo abbiamo partorito il peggio delle società confuse. E' difficile affermare che la vita individuale e la vita sociale non hanno attinenza o che la politica nulla ha a che vedere con la vita tua e mia.
Difficile perché è in realtà assodato empiricamente che le classi dominanti diffondono in qualche modo abiti e comportamenti e condizionano poi il vivere sociale. Chi decide di allontanare da sé ipocrisia e perbenismo non è tollerato dalla società del politically correct come costume sociale. Ma soprattutto chi si batte per una libertà che sia a 360 gradi dell'essere umano, senza che ciò significhi essere privi di etica risulta totalmente incomprensibile all'ottusità del secolo che ragiona o solo in termini di schemi culturali e di varie forme di dittature di pensiero, che siano quelle della società dell'immagine, del consumismo, dell'aridità economica e dell'arrivismo, etc...
La cultura non serve per accumulare pensieri che si accatastano come i libri in una libreria, ma per stimolare l'evoluzione di un pensiero, aprirlo a nuovi stili di vita che siano più soddisfacenti per il vivere sociale. Ciò non significa neanche non avere spirito critico, perché questi pensieri e questa cultura vanno poi 'quasi scientificamente' compresi e applicati, nella vita individuale, attraverso una conoscenza di sé, e nella vita sociale attraverso un nuovo umanesimo più libero e illuminato. Esiste, oltre a ciò un legame con la tradizione che va salvaguardato, mentre non si disdegna la rottura di schemi che palesemente devono essere rotti perché ormai obsoleti, superati, sterili e infecondi.