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Liberi


“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Sono vietate le pubblicazioni a stampa,gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.”

Insieme alle parole della Costituzione voglio riportare una riflessione di Oriana Fallaci per darci la possibilità di aprire un dibattito sulla libertà di espressione che possa oscillare tra due estremi secondo me molto importanti: Libertà e Consapevolezza.

“ Mi sono sempre resa conto che a scrivere s’influenzano i pensieri e le azioni di chi legge più di quanto si influenzino con le bombe e le baionette, e la responsabilità che deriva ….( Oriana Fallaci)…aggiungo, è immensa.

La libertà di espressione è la capacità di esprimere liberamente il proprio parere e la propria opinione senza condizionamento alcuno, senza essere al servizio di nessun mercante o acquirente, ma soltanto della propria sensata intelligenza e della propria capacità di pensare e mi viene da aggiungere e sottolineare, possibilmente con l’intento di promuovere,costruire, stimolare, favorire, metteteci il termine che preferite, un cambiamento, un miglioramento, una evoluzione. Per portare le persone a pensare di più e a pensare meglio. Il che vale a dire che usare la penna serve a aiutare noi stessi e gli altri ad azionare il cervello. Non è altro che l’attivazione del cervello quantico garantito.

Il valore della libera espressione è immenso nella costruzione dell'opinione pubblica delle persone e per questo motivo deve essere libera. L'opinione pubblica, soprattutto in questi tempi storici, è troppo spesso condizionata dai media di massa che a loro volta non ne sono rappresentanti liberi, ma condizionati da migliaia di dinamiche di potere, bisogno e limitazione. E' abbastanza semplice verificarlo, vedendo che fine fanno i giornalisti liberi.

Milena Gabanelli ha sottolineato in alcune occasioni, come uno dei motivi per cui il giornalismo di inchiesta nel nostro paese fa poca strada è proprio la mancanza di libertà di azione. Soprattutto nelle cronache locali, i condizionamenti di potere sono così forti che diviene pressochè impossibile vedere un giornale impegnato in una inchiesta. Non si tratta soltanto delle direzioni dei giornali, così come ad esempio il caso Sole 24ore ha sollevato, e dei giornalisti schiavetti di qualche rapppresentante di partito, ma di un atteggiamento culturale di 'amicizia' a tarallucci e vino con il potere che non funziona e che siccome è potere non ci si può mettere contro. Ciò che tiene sotto scacco la libertà di espressione è fondamentalmente una cosa soltanto: la paura.

Voglia il nostro tempo risvegliare spiriti più ribelli che possano trovano nella Costituzione, così come in scrittori come la Fallaci, punti di riferimenti per un nuovo modo di fare cultura nel nostro paese.

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