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Coaching di se stessi


Dipinto, Josh Druckman

A passo deciso verso i propri obiettivi.

Ogni giorno è un 'autocoaching' creativo di se stessi.

'' Il desiderio di fare e di essere ciò che di più nobile e di più bello è nelle nostre possibilità, costituisce l'impulso creativo di ogni meta elevata. '' ( Paramahansa Yoganananda)

Domanda: siete i coach di voi stessi o aspettate sempre che qualcuno vi dica cosa dovete fare? Vi stimolate durante il giorno con uno spirito di sprono o vi abbattete? La nostra società è in generale a una depressione latente dovuta a migliaia di fattori tra cui, sicuramente, uno status sociale che non è certamente imputabile a noi stessi.

Ma quale è la reazione di fronte a ciò? Ribellione o resa?

Ci sono poi, sempre nella nostra società, tutta una serie di persone che non hanno nulla di cui lamentarsi, perché il loro stato sociale non porta loro nessun danno, ma non fanno che lamentarsi in continuazione a mò di casalinghe frustrate e viziate, anzi annoiate e a 50 anni ancora alla ricerca del senso della loro vita.

Trovo che a un certo punto, tutti, dobbiamo trovare una strada per uscire da questa lamentosità inutile per stimolarci al cambiamento. E il cambiamento lo si apporta sia su se stessi che sulla società.

Certo, bisogna vedere che spazio siamo disposti a dare sia al lavoro su di noi che all'impegno sociale per cambiare le cose. La nostra società porta in sè un copione da vittima perché nessuno mai ci ha insegnato la ribellione. Ma la ribellione consiste nel combattere per ciò che è giusto e nel lottare contro i soprusi e l'ingiustizia, non con il lamentarsi a vuoto scaricando frustrazione e insoddisfazione.

E non è difficile capire la differenza.

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