Tra amore e potere
'' Se una donna vuole un compagno sensibile, deve rivelargli il segreto della sua dualità femminile. Deve parlargli della donna interiore che, aggiunta a sè, fa due. E lo farà insegnando al suo compagno due semplicissime domande che la faranno sentire guardata, ascoltata, e conosciuta.
Questa è la prima domanda: Che cosa vuoi? Quasi tutti ne propongono una qualche versione, come fosse ordinaria amministrazione. Ma c'è una domanda più essenziale: '' Che cosa desidera il tuo sè più profondo?''
Per amare una donna, il compagno deve amarne la sua natura non addomesticata. Se si prende un compagno che non può o non vuole amare questo lato, sicuramente sarà in qualche modo demolita e lasciata vagare zoppicante e a pezzi. Da: Donne che corrono con i lupi, C. P. Estès
'' Vuole dire che nella misura in cui l'uomo non riesce a decifrare la lingua straniera della donna, nella misura in cui il rapporto con la libertà femminile lo spiazza, ....prova a degradare.....'' Da: Crimini contro le donne, Fabio Roia
Due stralci molto distanti tra loro per provenienza culturale e formazione, per matrice ( l'una junghiana e psicoanalitica, l'altra giuridica), che si incontrano in una unica posizione condivisa. Tutto si gioca in una cosa che si chiama libertà e nel modo in cui spesso l'uomo pretende di controllare questa libertà. Una libertà che egli vuole e incentiva nella misura in cui egli può continuare a controllarla, ma che rigetta e lo infastidisce quando ha la percezione di una impossibilità a tenere 'sotto controllo'. Senza sapere che i benefici di una piena espressione della donna e della sua libertà ricaderebbero su di lui come una matrice positiva di energia. Tra libertà, amore, rispetto e controllo si giocano le relazioni e i rapporti e in queste qualità di relazione si gioca l'esistenza di una relazione di amore o di potere.
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