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Violenza economica come omicidio in vita


'' La determinazione a privare la partner della benché minima disponibilità economica volta essenzialmente a impedire che la partner diventi o possa diventare economicamente indipendente al fine di poter esercitare un controllo indiretto, ma estremamente efficace. '' Da: Dai maltrattamenti all'omicidio. La valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio, Baldry ( 2016)

Tale condotta può manifestarsi in diverse maniere: il mancato versamento degli alimenti verso i figli e i rimborsi stabiliti per legge, attraverso diverse forme di controllo e gestione di carattere finanziario, la vessazione economica durante la relazione e successivamente alla separazione, la denigrazione del lavoro della donna perché meno remunerato congiuntamente alla denigrazione del contributo famigliare offerto dalla donna, attraverso la gestione spesso quasi totale del carico famigliare, la limitazione delle risorse economiche secondo i criteri del maltrattante, spesso accompagnati da spese del maltrattante inutili ma che vengono invece considerate utili per la famiglia, la firma di carte, assegni, deleghe a conti, senza consapevolezza e con o senza coercizione, l'imposizione di decisioni di carattere finanziario senza effettivo consenso della compagna e anche contro sua volontà, l'avvilimento costante attraverso denunce, processi e querele che comportano dei costi aggiuntivi in termini legali e di energie di vita con lo scopo di aggredire e fare un ulteriore abuso sulla vittima attraverso un apparente uso legale della legge. Apparente perché la legge in questi casi sembra più funzionale al maltrattante per avviare procedure che alla vittima per difendersi, visto che nell'ordinamente giuridico italiano tale fattispecie di reato non trova ancora una descrizione specifica.

Auspico che prima o poi giudici intellettivamente evoluti prendano posizioni determinate contro chi usa le legge per aggredire l'altro, non per effettivi diritti, ma con lo scopo di avvilirne le energie di vita, la capacità di autonomia, e solo con l'intento di fare del male. Ci si domanda perchè, come i giudici riescono a partorire sentenze piuttosto fantasiose in molti aspetti del diritto ( tipo il considerare violenza privata se uno ti parcheggia troppo vicino tanto da bloccare la tua auto) non siano poi in grado di partorire altrettante sentenze innovative quando il diritto di qualcuno viene palesamente schiacciato, calpestato e violato fino a limitarne oggettivamente la vita. Certo bloccare una macchina e una vita, si vede che per i giudici ha un valore differente. A vantaggio della macchina naturalmente.

Vi invito a leggere questo interessante articolo sull'argomento.

http://www.ingenere.it/articoli/prevenire-violenza-educazione-finanziaria

Foto da Varese News e dal web

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