Educare alla libertà
Farci credere che le cose siano troppo difficili o quasi impossibili è la modalità che chi detiene il potere usa per farci sentire inadeguati e inadatti per fare qualcosa, e di conseguenza per renderci schiavi e dipendenti. Come se, peraltro, chi ha detenuto il potere fino ad ora, fosse dotato di particolare intelligenza o di particolare sapienza. In realtà, l'unica cosa certa che il potere ha detenuto finora non è né competenza, né capacità, ma soltanto astuzia. Cultura, conoscenza e informazione ci portano al di là del muro. Quello stesso muro che il potere ha costruito per impedirci di vedere oltre e di pensare di poterlo scavalcare.
" ....l'educazione scolastica è impartita da servi - i non liberi - con lo scopo inconsapevole di creare altri servi. Se un essere interiormente non libero insegna a un bambino, come potrà il bambino divenire un adulto dalla coscienza libera?"
" ...Una nuova concezione del mondo non può venire imposta a folle umane inconsapevoli..."
" Se le cose vanno male, la responsabilità è mia e io le cambio. Questo è il pensiero dell'uomo libero che appartiene al futuro."
( cfr. S.Brizzi, La Rinascita Italica)
Per fare tutto ciò, però, è necessario un risveglio. Un risveglio delle masse si opera soltanto attraverso un risveglio dei singoli individui che, uno per uno, non accettano più di essere schiavi, ma decidono di essere uomini e donne liberi. Che non vuol dire, fare ciò che si vuole. Vuol dire operare per il Bene e secondo coscienza.
" Fino a quando gli elettori resteranno in uno stato di addormentamento della coscienza e in una condizione di ignoranza riguardo all'eventualità di essere manovrati, essi non saranno capaci di cogliere il livello di coscienza dei candidati alle elezioni." ( S. Brizzi, La Rinascita Italica)
Sicché la parola chiave è sempre una: la coscienza insieme a libertà e cultura. Persone libere costruiscono un paese di uomini e donne liberi. Schiavi costruiscono un paese di schiavi. La disobbedienza è l'unica via per conseguire la libertà ove regna la schiavitù.
Michela Diani