La caccia alle streghe è terminata
Quando si parla di Convenzione di Instanbul pare che si parli di qualcosa che possa essere ignorato a piacimento all'interno dei palazzi istituzionali. Eh no, non è così. Il Trattato non solo non può essere ignorato, ma va anche applicato soprattutto come forma di prevenzione. La natura di esso, infatti, non è soltanto quella di porre 'rimedio' alla violenza già manifesta, ma prevenire quella che si potrebbe manifestare. Penso che all'interno dei Tribunali così come nei servizi sociali vi sia una sorta di pigrizia formativa su questi temi, una specie di 'svogliatezza' che però purtroppo comporta poi gravi problemi alle persone che si trovano coinvolte in situazioni di questa natura. Istituzioni che dal punto di vista culturale sono ferme al Medioevo circa la figura della donna come possono giudicare poi correttamente le situazioni? Se nei Tribunali c'è ancora la caccia alle streghe come si fa a parlare di contrasto alla violenza di genere? Se l'occhio con cui i giudici guardano alle persone è ancora quello di un patriarcato pronunciato come si può pensare che lo sguardo sia effettivamente costruttivo e non distruttivo nei confronti delle donne? Se la visione della donna è quella che deve per forza 'essere accomodante' e deve 'lasciar correre' per il bene dei figli o della famiglia, e quindi guai a un tipos di donna che si ribella, come ci si può aspettare intelligenza istituzionale nell'applicazione del trattato ma anche soprattutto delle sentenze e nell'esecuzione delle perizie? Insomma intelligenza istituzionale va di pari passi con formazione e preparazione. Non so se mi sono spiegata.