Prima di insieme c'è non sotto di te
Più di qualcuno mi ha chiesto perché ultimamente non commento o poco la situazione politica attuale. Che dire. A me francamente pare non vi sia granché da commentare, visto che con un po' di lungimiranza e neanche troppa intelligenza si poteva intuire che con il Rosatellum si arrivava qui. Ovviamente per carità, chi allora è sceso in piazza per il 🌹 tellum, è stato deriso, ignorato, e giù di lì. Una cosa è certa. Da cittadina ho scelto il cambiamento, ma da donna francamente non vedo nessuno che rispecchia il bisogno che questo paese ha di uscire da una mentalità profondamente ancora radicata nella superiorità dell'uomo e dove l'emancipazione femminile viene più che altro assimilata a una nuova forma di schiavismo stakanovista che ci priva anche dell'aria che respiriamo. Anzi. Comincio perfino a vedere stronzate cosmiche di pseudo intellettualoidi che parlano di maschicidio. Probabilmente senza neanche sapere cosa è il femminicidio. L'aggressività femminile esiste? Eccome se esiste. E spesso è una risposta a un commesso femminicidio, a un inascolto e a un silenzio istituzionale, a un panorama globale dove auto e biciclette valgono più di noi. Il maschicidio quindi per trovare via di affermazione ha bisogno di qualche morto in più o di qualche secolo di subordinazione che al contrario ad oggi non ha. Forse ci arriveremo? Eh sì, può essere. Qualunque sociologo non negherebbe che come un popolo supino prima o poi si ribella, anche le donne lo possono fare. La violenza è quanto di più lontano esista dalla natura di una donna, ciò non toglie che anche noi abbiamo spirito di autoconservazione per noi e per i nostri figli. Auspico quindi una politica dove si capisca che per camminare insieme e quindi arrivare a questa benedetta parità dei sessi, le donne nella storia devono fare un passo avanti e gli uomini indietro, né più né meno che in una danza. Nessuno prevale sull'altro. Nessuno è più o meno bravo. Ma prima di insieme esiste il non sotto di te.
