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Atlante delle emozioni umane


Trovo questo libro molto interessante per chi vuole conoscersi un pò di più, per chi vuole essere guidato in maniera spontanea alla conoscenza della propria emotività. Abitualmente si presenta dentro di noi una complessa, variegata e diversificata compagine di emozioni e di sfumature emotive, a cui non riusciamo a dare il nome, a cui, talvolta non facciamo caso semplicemente perché non ci soffermiamo nell'ascoltarle, oppure non sappiamo definire in maniera precisa, a causa del vortice emotivo di quel dato momento, il nostro clima emotivo. Un pittore di nome John Constable vissuto nei primi anni dell'800, era innamorato delle nuvole. Amava rappresentare nella sua pittura le variazioni del cielo, le nuvole, i movimenti e i dinamismi con cui le nuvole di spostavano nel cielo. Paragonava tutto ciò proprio all'emotività umana sempre oggetto di continue variazioni e movimenti che identificano il clima emotivo, così come le nuvole nel cielo offrono una indicazione del clima metereologico.

Ho trovato quindi questo libro un utile suggerimento per imparare a conoscere le proprie emozioni, dargli un nome e saperle poi riconoscere nella propria interiorità.

Già più volte mi è capitato di scrivere a proposito delle emozioni e molto spesso di attuare progetti che prevedessero la conoscenza di sé attraverso il proprio universo emotivo, così come mi è capitato di dedicarmi a una progettazione di educazione all'affettività che coinvolge quindi direttamente le emozioni.

Ed è proprio alla luce di tutto ciò che mi sento di affermare che la nostra società è spesso una ambiente dove l'analfabetismo affettivo conduce o rischia di condurre a una grande superficialità nell'affrontare la vita e le situazioni che essa propone così come a una grande aridità che poi si riverbera in ogni settore della vita personale e sociale. ' L'animale umano' di questi tempi è dal mio punto di vista più soggetto all'ombra delle emozioni che non alla sua positiva espressione, cosa che sarebbe invece non solo auspicabile, ma anche fonte di una profonda, tanto quanto importante evoluzione dell'essere umano stesso.

Il non conoscerle o il non riconoscerle porta a confusione e la confusione non porta certo a stare bene.

Per questo motivo suggerisco sempre a chi sente che questa attività possa essere utile, la possibilità di tenere un diario emotivo che possa raccogliere il vissuto interiore di ogni giorno.

Sebbene a qualcuno possa sembrare una pratica riservata agli adolescenti proprio nel loro periodo di sviluppo interiore più intenso e vivace proprio da questo punto di vista, in realtà trovo sia molto efficace anche per gli adulti che dal mio punto di vista hanno francamente perso completamente sia la capacità di leggersi dentro che la capacità di ascoltarsi così come l'interesse stesso a sentire la propria voce. Una società basata sull'efficienza e unicamente sul lavoro e sul profitto non induce né favorisce l'attività del pensare e dell'ascolto di sé, anzi la aborre come fosse la peste, considerandola una enorme perdita di tempo.

Resta il fatto però che, facendo le emozioni parte della vita, converrebbe ascoltarle e conoscerle onde trarre poi una azione proficua che non sia scomposta,ma molto utile alla propria crescita e a quella degli altri.

Questo libro è un utile bussola per spostarsi nella geografia interiore del nostro animo umano.

ATLANTE DELLE EMOZIONI UMANE, TIFFANY WATT SMITH, UTET EDIZIONI

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