Quando la politica la smetterà di essere ipocrita? A quando misure verso le donne?
Proprio oggi ho visto che la consigliera M5S, Monica Forte ha dichiarato su Fb che in Giunta regionale della Lombardia, si stanno portando avanti misure di contrasto alla povertà dei padri separati che molto spesso si trovano in difficoltà economica al momento della separazione, procurando loro aiuti economici in forma di agevolazioni, per l'ottenimento di una casa.
Una misura molto bella, civile e sostenibile.
Resta però da discutere con la Giunta Regionale quando si decideranno a contrastare veramente la violenza contro le donne, a fare una campagna seria per l'applicazione della Convenzione di Istanbul nei Tribunali, una campagna capillare di contrasto alla violenza.
Pare infatti che molto spesso accada che, quando i politici portano avanti qualche misura giustamente civile, trascurino secoli di storia di non-parità tra uomo e donna che ancora oggettivamente esistono nel nostro paese.
C'è da domandarsi insomma se prima di concepire il padre come per forza vittima di un sistema abbiano chiaro che esiste anche un altro fenomeno.
Il pensiero riportato dalla consigliera Forte, necessita una evoluzione e integrazione importante e per nulla secondaria. Il sostegno di questa posizione tout cour senza però il contro altare di un fenomeno diffuso e che si diffonde a macchia d'olio circa la violenza economica e giuridica alle donne, rischia solo, ancora una volta, di essere strumentalizzata da padri abusanti e per nulla vittime, per passare per tali. A quando progetti per sostenere economicamente le donne che si separano e che si trovano anche loro in difficoltà economica a causa di disoccupazione ( perché hanno cresciuto i figli), o di lavori meno remunerati rispetto a quelli degli uomini, progetti di empowerment femminile per colmare il divario oggettivo tra uomini e donne nel nostro paese, un serio impegno e una seria volontà politica di contrastare la violenza contro le donne favorendo l'applicazione della Convenzione di Istanbul nei Tribunali?
Insomma, la domanda è: questi politici che a ogni elezione ci tengono tanto ad affermare che contrasteranno la violenza di genere, hanno studiato la storia e sono al corrente dei secoli di dislivello che uomini e donne hanno nel nostro paese o dobbiamo continuare a sentir parlare di progettifici che vedono gli uomini vittime delle donne prima di aver sostenuto misure utili per cominciare a portare le donne al pari degli uomini da punto di vista dei diritti?