Uno, qualcuno, tutti
" Ciascuno di noi si crede uno, ma non è vero: è tanti, signore tanti, secondo tutte le possibilità di essere che sono in noi." ( Luigi Pirandello, Sei personaggi in cerca di autore) Esprimere tutte le possibilità di essere che sono in noi non significa portare tante maschere. Anzi, ciò ben si distingue e bisogna fare attenzione a cogliere la differenza. Chi porta maschere è finto in ognuna di esse e non trova se stesso. Chi invece dà al proprio essere la possibilità di esprimersi completamente, è se stesso pienamente in ogni ruolo e in ogni possibilità. E spesso scopriamo, nel nostro viaggio dell'autenticità, che il nostro essere grida per venir fuori in molti più modi ed espressioni di quello che non pensiamo. Tutti in linea profonda con la nostra anima e con l'intelligenza del cuore. E' il Cuore che crea il collante necessario tra tutti i nostri personaggi interiori affinché riusciamo comunque a essere UNO pur nella diversità e nella molteplicità dei ruoli e delle funzioni che viviamo. La nostra società malata, invece, ci induce a fare proprio il contrario: ci conduce alla scissione, ci distacca dal nostro Centro, così che perdendone il contatto, ogni personaggio è abbandonato a se stesso, senza una vera direzione. Un chiaro esempio di questa dissociazione ce lo danno i nostri politici che spesso hanno vite personali in netta contraddizione con ciò che predicano, che in teoria dovrebbero promuovere il Bene Comune eppure rubano, ma non se ne pongono il problema, perché, in una società dove la coerenza è diventata sinonimo di intransigenza, la scissione è divenuta la normalità.