Oltre il patriarcato, verso nuovi modelli
Un'altro articolo di psicologia un po' sessista. Si parla di famiglie tossiche o meglio di comportamenti tossici nella famiglia. La figura materna viene vivisezionata, poi si parla di genitori. Perfino di fratelli. Il padre e i suoi schemi errati non vengono mai menzionati. Siamo abituati a colpevolizzare le madri di qualsiasi cosa. E questo è direttamente proporzionale all'importanza della figura materna nei bambini. Lo si sa benissimo da secoli che l'amore della madre è il fondamento di tutto il resto. Per questo motivo, le scienze umane ne hanno studiato in ogni modo e forma, sia i risultati positivi di buoni legami che i problemi derivanti da legami disfunzionali o dall'assenza di legame ( ad esempio, nei casi di abbandono). Poi, paradossalmente, ben sapendo questo e a causa di una psicologia fondamentalmente un po' retrograda in termini di modelli, queste stesse madri, così fondamentali, vengono sacrificate senza problemi, in maniera coatta e con l'uso improprio della legge, secondo le regole del patriarcato con cui si vuole applicare la bigenitorialita'. La figura del padre, al contrario, non viene invece mai analizzata. Tutt'al più si parla di conseguenze dell'assenza del padre. Ma di schemi disfunzionali dei padri mai. Perché non cominciamo ad analizzare i legami di attaccamento con il padre? E a mettere sotto analisi gli errori relazionali dei padri verso i figli? C'è un limite. Fino alle generazioni passate, non esistevano grandi legami. Il padre era il grande assente, salvo rare eccezioni. È soltanto con le generazioni attuali che le cose hanno iniziato a cambiare e i nuovi padri cominciano quindi a costruire nuovi modelli. Non vi pare che prima di parlare di bigenitorialita', occorrerebbe costruire almeno uno pseudo modello di cosa dovrebbe essere un padre? E cosa non è? Forse se si comincia a parlare di modelli nuovi, si distingueranno meglio anche i modelli malsani che abbiamo introiettato e questa bigenitorialita' verrà costruita su modelli sani e differenti e non sul modello patriarcale in tutte le sue declinazioni. Dal patriarcato le donne hanno rigettato l'angelo del focolare. Gli uomini non hanno ancora rigettato quello del padre assente, ma tentano di affermare una presenza con aggressività, molto spesso pretendendo i diritti ma glissando molti doveri, soprattutto dopo una separazione. C'è molto da lavorare, a parere mio, sui nuovi ipotetici modelli che garantiscano il mantenimento delle differenze, ma presuppongano il superamento dei modelli precedenti, ormai obsoleti. Ricordando che il superamento dei modelli preesistenti non può essere da donna angelo del focolare a donne-madri schiave del Guatemala e da uomini-padri assenti a uomini-padri prepotenti. Entrambe queste declinazioni sono il risultato di un diverso modo di chiamare il patriarcato. Sotto nuove spoglie. Ma la sostanza è la stessa. L'equilibrio si costruisce con la demolizione del patriarcato. L'uomo deve rinunciare al potere ed entrare nella dinamica dell'amore. La donna deve conoscere un po' di più quella del potere, non vivendola però con le regole del patriarcato.
https://psicoadvisor.com/un-componente-della-famiglia-puo-invalidarti-la-vita-10099.html